“SALITA / DI / S. BRIGIDA”.
Le informazioni sono un po’ affastellate, ma la targa in marmo col nome della via è onesta (anche se si poteva sciogliere in ‘SANTA’ la ‘S.’). Soprattutto, mi sembra corretta quella preposizione, ‘DI’, messa in un corpo più piccolo.
Lo stesso non si può dire per la targa posta in opera – in epoca più recente – in cima al primo tratto della medesima salita: a sua volta marmorea, e non priva di un certo tono (è anche sormontata dallo stemma civico). Ma quel ‘DI’ messo insieme a ‘BRIGIDA’, nello stesso corpo, fa pensare a un cognome (Di Santa) seguito dal nome di battesimo (Brigida). Viene in mente quel film di Louis Malle, Cognome e nome: Lacombe Lucien.
Corretta, invece, la targa della Traversa degli Operai: ma è di plastica, e già rotta.
Non sarebbe male quella, vecchiotta e marmorea, messa a indicare la via dedicata a Luigi Marchelli: la segnaletica stradale, però, non fa onore al chirurgo-scienziato-politico, e ci obbliga a un doppio movimento.