Atarassìa
"Quella volta sul ponte": una mostra a Genova, Palazzo Ducale (14 dicembre 2018 - 3 gennaio 2019), e la pubblicazione di un'ottantina testimonianze. La mia è l'ultima, in coda al libro.
Concerto per un sottopassaggio
Un progetto del 2014, che è rimasto nel cassetto: per vari motivi, e non solo di carattere economico. Ma proprio perché rimasto lì (a maggior ragione), degno di pubblicazione.
Spazi di risulta
In un volume del 1984 dedicato ad Alassio – per meglio dire, ad Alassio “come era” – trovo la foto fine Ottocento di una famiglia di ceto medio in posa sul suo gozzo, tirato in secco sulla spiaggia. Mi colpisce la disposizione degli effigiati: il signore barbuto con la cravatta al centro dell’imbarcazione ha tutta l’aria del padrone (del bacàn).
Macadàn
Macadàn o macadàm? In un corretto italiano sarebbe giusto il secondo lemma, macadàm. Vedi anche Paolo Conte in Sparring partner (Stava lì nel suo sorriso /a guardar passare i tram, /vecchia pista da elefanti /stesa sopra al macadàm); o Paolo Teobaldi, che titola così il suo romanzo, col soprannome del protagonista (il cantoniere Selvino Gengoni).
Ricariche
C'è un santuario del dio Pan tagliato nella roccia, nell'isola di Thassos: per essere più precisi, a metà e all'interno del circuito murario (sec. VII a.C.)della capitale Limenas. Non so perché l'idea di abbandonarmi [...]
Orinoco
Non so come io possa aver avuto il coraggio di partecipare diversi anni fa, con quest’immagine, a un sia pur modesto concorso. Èuna foto piena di difetti, con ogni evidenza. La figura del bambino è sottoesposta e non mantiene neppure un credibile valore di sagoma, il taglio dei tronchi di palma in primo piano è colpito da un improvvido flash…
Chimeri e il binomio di Newton
Il mio amico Paolo Chimeri espone, per una settimana, nelle vetrine di uno dei caffé più noti e centrali della vecchia Genova. Strano abbinamento: ritmi articolati di cromie, prodotti di confetteria. E dentro, tondi astratti e arredi neo-rocaille. (Però, in qualche modo, funziona.) Inserisco con le immagini la presentazione di Silvio Seghi, perché c’è tutto l’essenziale.
Piccoli numeri su una veduta
Mi affaccio alla finestra e decido che, una volta tanto, scatterò una foto. È un'immagine che dovrò dotare di numeri perché si possa capire bene cosa contiene. In breve: Il tetto a due spioventi della piccola casa di primo Novecento che ospitava la Panteca, dove si faceva buona musica negli anni Ottanta del secolo scorso.
Il Duden illustrato
"Il tedesco ama la natura ma, nella sua mente, le attribuisce contorni ben precisi. (...) Tra tutti gli alberi, preferisce il pioppo. (...) Il pioppo cresce dritto, dove e come è stato piantato. (...) In Germania nessuno si mette a fantasticare sulla natura allo stato selvaggio. Poche storie! Anche la natura deve comportarsi bene e non dare il cattivo esempio ai bambini."
Un circo in Alsazia
In un piccolo spazio verde, alla periferia sud di Strasburgo, mi attira l'espositore che emerge dai cespugli, il tipico mât cylindrique di foggia ottocentesca. E in un secondo momento, il manifesto del circo Zavatta. Leggo meglio: "Achille Zavatta / Fils". Quindi, è figlio di Achille quel Jessy, un po' Ivan è un po' Sandokan, che posa sicuro tra le sue belve ("ses fauves de la savane").
Fontane Marose (Piazza) – di Gianni Priano
E torno alla Piazza delle Fontane. Lì un bel giorno di primavera (credo) mi accadde di ascoltare il farmacista comasco Luca Ghielmetti e il genovese (ma, da parte di madre, molarese) Franco Boggero. E fu amore. Ghielmetti fece una canzone sulla paternità. Più che bella. E Boggero cantò il suo corpo magro che è composto di parole dette, non dette, mezzodette e mezzotaciute. Impolitiche e trasognate. Jannacci? Un cicinin. Giorgio Conte? Quanto basta. La Merica? Eccome. La Francia?
Targhe
“SALITA / DI / S. BRIGIDA”. Le informazioni sono un po’ affastellate, ma la targa in marmo col nome della via è onesta (anche se si poteva sciogliere in ‘SANTA’ la ‘S.’). Soprattutto, mi sembra corretta quella preposizione, ‘DI’, messa in un corpo più piccolo.
Trave di colmo
Nell’abitato di Rezzo (Imperia), l’oratorio di Santa Croce dell’Ospedale ricorda l’antica presenza di un hospitium pauperum, che dava vitto e alloggio ai pellegrini e ai poveri di passaggio. Cinquecenteschi – di Pietro Guido da [...]
Off Limits
A Genova se ne leggono, per quel che ne so, almeno due. Ma con qualche difficoltà, e comparando con attenzione i dati. Due scritte identiche, ciascuna di tre righe in lettere maiuscole, realizzate con [...]
Boschi ripali
Non ho perso la voglia di fare bagni nel fiume: e lì si dice fiume ("Andiamo al fiume"), anche se si tratta di torrenti, l'Orba o il Piota. Mi piacciono l'odore dell'acqua, il verde [...]
Poesie nel flusso
Luca Bertoncini si piazza con calma al centro del Campetto, non lontano dalla fontana, il barchile. Sistema il suo piccolo impianto e, microfono alla mano, si presenta in modo molto semplice, quasi sommesso: reciterà, [...]
Corsetti
Nell'Alessandrino, a Silvano d'Orba, sulla strada provinciale 174, una villa fin de siècle s'impone alla nostra attenzione per i decori esterni in cemento. Quelli ai parapetti dei balconi, con un mix di motivi classici [...]
Nel vecchio “Ferraris”
Per una mostra al Museo del Genoa (Semmo do Zena. Tutta un'altra musica), pensata per illustrare "nell’ottica Genoa" due grandi passioni, il calcio e la musica, accettavo, su invito di Giovanni Villani, di scrivere [...]