In momenti diversi, per i settant’anni di due persone illustri, un grande storico dell’arte e un grande editore, sono stato invitato a scrivere qualcosa: un testo da includere nella classica raccolta di contributi forniti, per l’occasione, da amici e collaboratori. In entrambi i casi ho preferito limitarmi a “fare lo scemo”, come osserverebbe mia moglie. Ma è solo un lessico famigliare: come a dire che ha prevalso un tono affettivo e tendente all’anedottico.
Per Giovanni Romano. Scritti di amici, a cura di G. Agosti, G. Dardanello, G. Galante Garrone, A. Quazza, Savigliano (L’Artistica) 2009.
70&25. Settant’anni dell’Editore e Venticinque anni della Casa Editrice, Torino (Allemandi) 2008.