Non che nella mia città la cosa non sussista, anzi. Ma forse è più dolorosamente percepibile in una cittadina: con un centro storico di ridotte dimensioni, e case dotate di piccoli e graziosi portali (di diverse età, tra XV e XVIII secolo).
Dove il passaggio indifferente, e quasi irridente dei cavi, si fa notare e può scatenare in noi inaspettate velleità documentarie.
Così, uno va in vacanza a Ostuni e si compiace, con una sorta di amara voluptas dolendi, di fotografare i cavi sui portali.
Varia è la casistica, comune il denominatore pragmatico: “Così, comunque, si faceva prima.”