È il 2 settembre 1994: a Remedios, un comune della provincia di Villa Clara, proprio al centro dell’isola di Cuba, mi trovo a fotografare un gruppo di scolaretti ai piedi della statua della Libertà Cubana, in calle Eugenio López.
La scultura, latamente ispirata a quella newyorkese – porta, fra l’altro, una gorra frigia al posto della corona -, risulta realizzata nel 1906 da uno scultore cararrese, Carlo Nicoli (1843-1915).
(Prendo giusto un appunto per un amico, Franco Sborgi.)
Più tardi, conosco il dottor Miguel Martin Farto, lo storico delle Parrandas remedianas, una rumorosissima festa natalizia di origini ottocentesche, a base di fuochi d’artificio e grandi carri luminosi. Monumentali “carrozze di piazza”, cioè grandi allegorie mobili, splendidamente illuminate e animate da figuranti in costume.
Il dottor Farto mi regala, e dedica, una sua monografia sulle Parrandas con l’auspicio che io possa tornare un giorno a Remedios, ma nell’epoca giusta.
Il discorso cade anche, inevitabilmente, sui carri di Rio e di Viareggio; e Farto mi mostra le foto di tante figuranti messe ad animare questi trabajos de plaza: splendide ragazze in costumi di scena, che compongono il quadro vivente restando assolutamente immobili.
E lo sottolinea, sillabando: “Mu-je-res / es-tá-ti-cas“.
M.M. Farto, Las Parrandas Remedianas, La Habana (Editorial Letras Cubanas) 1988.